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Gli sviluppi in Turchia mettono ancora una volta a nudo l'UE, la NATO e gli USA, che hanno fatto del governo Erdoğan un partner strategico.
Il KKE esprime la propria solidarietà al popolo turco e al Partito Comunista di Turchia e chiede la fine della repressione e della persecuzione e il rilascio degli arrestati.

L'Ufficio Stampa del CC del KKE ha rilasciato la seguente dichiarazione sugli sviluppi in Turchia:
"Il KKE condanna la decisione dello Stato turco e del governo dell'AKP di arrestare e rimuovere dall'incarico il sindaco di Istanbul, Ekrem İmamoğlu, la repressione delle manifestazioni e gli arresti di massa dei manifestanti, compresi i quadri del Partito Comunista di Turchia e della Gioventù Comunista di Turchia, nonché dei giornalisti.
Questi sviluppi mettono ancora una volta a nudo l'Unione Europea, la NATO e gli Stati Uniti, che hanno fatto del governo Erdoğan un partner strategico e un "guardiano" dei loro interessi nella regione. Essi mostrano l'intensificarsi delle contraddizioni interborghesi, di cui il popolo pagherà il prezzo.
Il KKE esprime la sua solidarietà al popolo turco e al Partito Comunista di Turchia e chiede la fine della repressione e della persecuzione e il rilascio degli arrestati".
24.03.2025