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Nessun coinvolgimento nei pericolosi piani di USA - NATO - UE è il messaggio della rivolta
Con enormi manifestazioni antimperialiste e contro la guerra ad Atene, Salonicco e altre grandi città, è stato celebrato il 46° anniversario dell'eroica rivolta degli studenti del Politecnico e dei lavoratori di Atene, nel novembre del 1973; evento che fu l'apice della lotta del popolo e della gioventù contro la dittatura della giunta dei colonnelli, al governo dal 21 aprile 1967.
Gli slogan della rivolta del Politecnico sono più che mai attuali nella lotta contro le politiche che portano il popolo alla povertà, disoccupazione, insicurezza, contro la partecipazione della Grecia ai disegni imperialisti di NATO-USA-UE, contro la repressione e l'autoritarismo.
Non a caso, la grande manifestazione antimperialista di Atene, sfilando per le vie principali della città, si è conclusa davanti all'ambasciata degli USA, per ricordare che l'imposizione della dittatura militare nel 1967 servì, "con il ferro e il fuoco" gli interessi della borghesia a spese del popolo, attuando i piani degli imperialisti USA e della NATO, culminando nel colpo di stato a Cipro che condusse all'invasione e occupazione turca.
Nel suo comunicato, l'Ufficio stampa del CC del KKE sottolinea, tra le altre cose:
"Le porte del Politecnico erano coperte dagli slogan "Fuori gli USA", "Fuori la NATO". Questi slogan sono ogni anno più rilevanti, dato che il nostro paese partecipa attivamente ai piani imperialisti degli USA e della NATO e si sta trasformando in piattaforma di lancio per le guerre e gli interventi. Inoltre, qualche giorno fa, il Ministro della Difesa in una deplorevole dichiarazione, rivolgendosi a un generale statunitense, ha sottolineato che "i nostri uomini hanno versato il loro sangue insieme ai soldati statunitensi nelle guerre alle quali abbiamo partecipato, e così sarà anche nel futuro"!
Il governo ND ha preso il testimone del governo SYRIZA, che ha indorato l'imperialismo statunitense e rafforzato la cooperazione militare con gli USA. Ha offerto preziosi servizi al sistema, giustificando questa politica criminale in nome della "sinistra" e del "progresso", diffamando i valori e gli ideali militanti, rafforzando il conservatorismo.
L'altra faccia della medaglia è l'attacco del governo ai diritti lavorativi e sindacali, il rafforzamento della rapina fiscale al popolo, lo smantellamento della Sicurezza sociale. Un complemento indispensabile di questa politica è il rafforzamento della dottrina della "legge e ordine", il terrorismo padronale, la repressione statale, con l'obiettivo di "congelare" le rivendicazioni popolari e dei giovani.
Per queste ragioni, la celebrazione di quest'anno della rivolta del Politecnico assumono grande importanza. Il KKE invita i lavoratori, i giovani e gli strati poveri-popolari ad onorare la rivolta eroica del Politecnico e i morti della lotta contro la dittatura, con una partecipazione di massa e militante alle celebrazioni di tre giorni e alla marcia antimperialista verso l'ambasciata statunitense.
Manifestare contro le guerre imperialiste e la partecipazione della Grecia. Esprimere la propria solidarietà con le vittime dello sfruttamento capitalista, ai rifugiati e agli immigrati, che la politiche dell'UE e dei governi intrappolano nel nostro paese in condizioni miserabili.
Isolare gli attuali osannatori della giunta militare, coloro che avvelenano con il razzismo, il fascismo e l'anticomunismo".
I blocchi del KKE e della KNE, che anche quest'anno sono stati i più massicci della manifestazione antimperialista ad Atene e nelle altre città, hanno trasmesso il messaggio forte della lotta contro le politiche antipopolari e le unioni imperialiste.
Come segnala il KKE nel suo comunicato: "Quei governi che hanno scelto di gestire il marcio sistema di sfruttamento e le sue leggi, inevitabilmente hanno seguito politiche antipopolari. Ciò che adesso è necessario per una vera via d'uscita a beneficio del popolo, è formare una alleanza sociale vittoriosa che lotterà contro i monopoli, le unioni imperialiste, il sistema capitalista obsoleto in sè, con l'obiettivo del socialismo. Questa lotta può bloccare le misure antipopolari, ottenere conquiste sociali, difendere i diritti democratici e le libertà del popolo"
18.11.2019