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Né terra, né mare per gli assassini del popolo

Ufficio stampa del CC del KKE sulla visita del Presidente degli Stati Uniti Barack Obama in Grecia

Il Comitato greco per la Distensione Internazionale e la Pace (EEDYE), i sindacati con orientamento di classe e  altre organizzazioni popolari terranno mobilitazioni di massa antimperialiste il 15 novembre ad Atene e in altre città greche, in occasione della visita del Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, in Grecia.

L'Ufficio Stampa del CC del KKE ha rilasciato la seguente dichiarazione sulla questione:

Il KKE invita i lavoratori, i giovani, tutti i greci a dare un "benvenuto" militante al presidente uscente degli Stati Uniti, Barack Obama, che visita il nostro paese in un periodo in cui i piani aggressivi di NATO-USA-UE nella nostra regione vanno intensificandosi, con la partecipazione attiva della Grecia e con enormi pericoli per il popolo greco e gli altri popoli della regione. Occorre partecipare in massa alle manifestazioni organizzate da EEDYE, dal PAME e dalle altre organizzazioni del movimento operaio e popolare, dai giovani.

Il governo SYRIZA-ANEL è nudo davanti al popolo greco, non solo perché stende il "tappeto rosso" e si prepara ad accogliere il leader di una potenza imperialista, responsabile di guerre, interventi armati, morti di civili e delle ondate di rifugiati, ma anche perché si presta all'inganno quando dice che la visita di Obama potrebbe avvantaggiare il popolo greco, come, ad esempio, nell'intervento per estinguere il debito greco.

La realtà è completamente diversa. La visita del Presidente degli Stati Uniti per la Grecia ha come punto focale l'ulteriore partecipazione del nostro Paese nei piani pericolosi degli imperialisti nella regione in generale, dalla Siria, all'Iraq e alla Libia passando per il Mar Nero e il Mar Baltico, all'interno del quadro della competizione con le altre potenze imperialiste per il controllo delle risorse naturali, dei mercati e delle vie di importanza strategica.

L'acuirsi delle contraddizioni interimperialiste e degli antagonismi si manifesta anche attraverso le guerre in corso in Siria, Iraq, Ucraina e che possono causare un vero e proprio olocausto per i popoli d'Europa e più in generale. La politica imperialista aggressiva degli USA continuerà anche sotto il nuovo presidente Donald Trump, nonostante le differenze tattiche. Allo stesso modo che se fosse stata eletta Hillary Clinton alla presidenza.

Il governo SYRIZA-ANEL, con grande entusiasmo e con l'accordo di Nuova Democrazia e tutti gli altri partiti, ha sostenuto fino ad ora tutte le risoluzioni della NATO che costituiscono una escalation della competizione con la Russia e che sembrano preparativi di guerra. Il governo ha sostenuto le decisioni della NATO assunte nei summit, rende disponibili le isole greche per la creazione di basi NATO, ha legittimato la presenza della NATO nel Mar Egeo con il pretesto di affrontare i flussi di rifugiati. Mentre, allo stesso tempo, nasconde che la partizione de facto di Cipro venga promossa attraverso un nuovo piano in stile "Annan".

L'orientamento euro-atlantico del governo SYRIZA-ANEL si nasconde sotto lo slogan della "politica estera multidimensionale", così come nel presunto tentativo da parte del governo di svolgere un ruolo di mediatore tra i centri imperialisti rivali (USA-UE-Russia ), servendo così l'obiettivo del capitale greco di migliorare la propria posizione nella regione.

Da questi sviluppi possono sorgere solo nuovi pericoli per il popolo greco e per i diritti sovrani del paese. Per questo motivo, il popolo deve tenersi in uno stato di prontezza militante e di vigilanza. Il popolo ha ora molta esperienza per capire che la partecipazione della Grecia nelle organizzazioni e nei piani imperialisti non costituisce quel presunto fattore di stabilità e di pace, dato che queste organizzazioni sono responsabili delle guerre, dei flussi di profughi, del sostegno agli assassini dello "Stato islamico", della ridefinizione dei confini, nonché per favorire la provocazione e l'aggressività turca.

La teoria che asserisce che qualsiasi cosa possa essere giustificata da un intervento degli Stati Uniti sulla questione della riduzione del debito, per aprire la strada alla ripresa dell'economia, è una posizione inaccettabile e pericolosa che deve essere respinta dal popolo greco .

Questa teoria nasconde il fatto che la questione del debito sia inoltre collegata direttamente con gli antagonismi tra i centri capitalistici potenti (principalmente USA-Germania) legati alla situazione nella zona euro, sulla base delle difficoltà che il recupero del capitalismo sta incontrando. Una rivalità che, naturalmente, non contesta l'insieme delle misure antipopolari, gli aggiustamenti ai danni del popolo.

La visita di Obama, durante l'anniversario della rivolta del Politecnico contro la dittatura militare imposta con il sostegno degli Stati Uniti e della NATO, è una provocazione per il popolo e la gioventù. Come partito di opposizione, gia anni fa, SYRIZA smise di dire che la "Giunta" aveva il  "sostegno USA", mentre ora, che è al governo ringrazia gli Stati Uniti per il loro intervento sulla questione del debito e sulla negoziazione del 3° memorandum .

Ciò che è più provocatorio è che il governo SYRIZA-ANEL, sotto il mantello della "sinistra", cerca di scagionare e legittimare la linea politica degli Stati Uniti, violando la memoria storica e la coscienza collettiva del popolo greco.

Ora, più che mai, è necessaria una mobilitazione operaia e popolare  e la solidarietà internazionale contro i piani imperialisti e il coinvolgimento della Grecia, contro il sistema che crea le crisi, le guerre, la povertà e i flussi di rifugiati:

- Per la chiusura di tutte le basi NATO in Grecia.
- Per tenere la NATO fuori dal Mar Egeo.
- Per il ritorno a casa delle forze militari greche delle missioni della NATO e dell'UE.
- Per il disimpegno della Grecia dalla NATO e l'UE, da tutte le organizzazioni imperialiste.
- Solidarietà con le vittime delle guerre, al fine di creare spazi umani per alloggi temporanei e il trasporto sicuro per i paesi di destinazione.
- Per abolire tutte le leggi antioperaie e antipopolari dei memorandum, per recuperare le ingenti perdite economiche degli strati popolari, per aprire la strada allo sviluppo a favore del popolo, con la cancellazione unilaterale del debito, per la socializzazione della ricchezza prodotta dalle persone, con la classe operaia, per il potere operaio.

Il popolo non deve versare il suo sangue per gli interessi e la concorrenza degli imperialisti".


Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare